CICERCHIE (sono tossiche?)
E' vero che le cicerchie possono essere tossiche? Se sono tossiche,
lo restano anche dopo una cottura prolungata?
Le cicerchie (cioè i granelli eduli)
contengono una sostanza tossica resistente alla cottura, la beta-N-ossalilammino-L-alanina
, indicata con l'acronimo BOAA, che è un amminoacido
non facente parte delle proteine e che interferisce con i recettori
neuronici per l'acido glutammico, provocando degenerazione delle
vie corticospinali, con comparsa di disturbi funzionali e deficit
neurologici agli arti inferiori
Nell'ultimo scorcio dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento
il latinismo (derivante dal nome latino della cicerchia, Lathyrus
sativus) era una malattia riportata nei trattati anche se in maniera
imprecisa. Poi negli anni Trenta vi furono dei progressi e adesso
anche l'Enciclopedia Italiana (Treccani) menziona la cicerchia alla
voce "Tossicologia", tra gli avvelenamenti di origine alimentare
da sostanze quasi costantemente tossiche, erroneamente usate come
alimenti: pesci velenosi; funghi velenosi; semi di ricino; cicuta
scambiata per prezzemolo; semi di mandorle amare o di pesche.
Non bisogna però stigmatizzare questo legume: i problemi
legati alla tossicità possono manifestarsi in seguito ad
un consumo abbondante e prolungato di cicerchie, discorso che vale
naturalmente anche per altri legumi che contengono la stessa sostanza.
Il consiglio pratico è quello di cambiare l'acqua di ammollo
un paio di volte e poi gettarla, in modo da eliminare parte delle
scorie tossiche.
In linea generale ha poi estrema importanza il variare quotidianamente
la nostra alimentazione, per creare dinamismo e creare equilibrio
tra le varie energie dei cibi.
Camilla e Francesca |