Consorzio della Quarantina
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associazione per la terra e la cultura rurale

Camilla Dagnino - Francesca Tedeschi rispondono su

ALIMENTAZIONE E CUCINA NATURALE
I soci del Consorzio possono inviare le loro domande a scrivi@quarantina.it, scrivendo nell' oggetto "per Camilla e Francesca"

Camilla Dagnino (fisioterapista, specializzata in Rieducazione Posturale Globale) e Francesca Tedeschi (biongegnere specializzata in certificazione energetica degli edifici), sono diplomate in Terapia Alimentare presso la scuola di cucina naturale e macrobiotica "La SanaGola" di Martin Halsey. Sono socie del Consorzio. Tengono corsi di cucina naturale e terapeutica presso l'associazione "Progetto Jonathan", a Savona, e conferenze divulgative riguardanti i vari aspetti della filosofia macrobiotica.
     

CICERCHIE (sono tossiche?)
E' vero che le cicerchie possono essere tossiche? Se sono tossiche, lo restano anche dopo una cottura prolungata?

Le cicerchie (cioè i granelli eduli) contengono una sostanza tossica resistente alla cottura, la beta-N-ossalilammino-L-alanina , indicata con l'acronimo BOAA, che è un amminoacido non facente parte delle proteine e che interferisce con i recettori neuronici per l'acido glutammico, provocando degenerazione delle vie corticospinali, con comparsa di disturbi funzionali e deficit neurologici agli arti inferiori
Nell'ultimo scorcio dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento il latinismo (derivante dal nome latino della cicerchia, Lathyrus sativus) era una malattia riportata nei trattati anche se in maniera imprecisa. Poi negli anni Trenta vi furono dei progressi e adesso anche l'Enciclopedia Italiana (Treccani) menziona la cicerchia alla voce "Tossicologia", tra gli avvelenamenti di origine alimentare da sostanze quasi costantemente tossiche, erroneamente usate come alimenti: pesci velenosi; funghi velenosi; semi di ricino; cicuta scambiata per prezzemolo; semi di mandorle amare o di pesche.
Non bisogna però stigmatizzare questo legume: i problemi legati alla tossicità possono manifestarsi in seguito ad un consumo abbondante e prolungato di cicerchie, discorso che vale naturalmente anche per altri legumi che contengono la stessa sostanza.
Il consiglio pratico è quello di cambiare l'acqua di ammollo un paio di volte e poi gettarla, in modo da eliminare parte delle scorie tossiche.
In linea generale ha poi estrema importanza il variare quotidianamente la nostra alimentazione, per creare dinamismo e creare equilibrio tra le varie energie dei cibi.
Camilla e Francesca

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