Mandillo dei Semi

ALLE ORIGINI DEL MANDILLO

Saper fare da sé le sementi dei propri ortaggi e cereali prima degli anni 1950 era ancora pratica comune e diffusa; poi, a partire da quegli anni, i semi di casa sono stati poco a poco e, infine, definitivamente sostituiti da quelli venduti nei consorzi agrari, selezionati dalle ditte sementiere del nord Europa per produrre varietà standardizzate, adatte all’agricoltura industrializzata, più redditizie ma anche più vulnerabili.
Quel saper fare e, con esso, il potere dei contadini sulla riproduzione del proprio cibo e dei propri prodotti è venuto meno nel giro di trent’anni, ché davvero basta il silenzio di una generazione perché la memoria sociale si interrompa e la trama della cultura cominci a sfilacciarsi, e poche cose sono così fragili e continuamente a rischio come la memoria.
Ora, lentamente, il sapere che non ci è stato consegnato lo stiamo ricostruendo e di nuovo impariamo a riprodurre le varietà dell’orto e del campo. E non è così importante che siano proprio quelle tramandate nei nostri luoghi: se lo sono è meglio, ma se non lo sono va bene lo stesso, perché ciò che importa non è fare della tradizione un museo né un’ideologia, ma recuperare quel saper fare e riprendere autonomia e potere sul nostro cibo e i nostri prodotti.
Dunque rimettiamoli i semi delle varietà che abbiamo e che troviamo, anche se sono varietà commerciali, anche se sono ibridate (purché, ovviamente, non sterili). Riseminata per anni con continuità, qualunque varietà per quanto può si adatta a una terra e al suo clima e, poco o tanto, si modifica nella forma e nel comportamento, diventando nel tempo “nativa” di quel luogo.
Anche noi siamo così.

Con queste premesse, nel 2001 abbiamo organizzato la prima festa dei semi autoprodotti, con la finalità di cominciare a ridiffondere le varietà locali sul territorio ligure.
Ecco come annunciava quel primo appuntamento il nostro Notiziario:

UN MANDILLO DA GROPPO IN VALGRAVEGLIA (16 dicembre 2001)
Il 16 dicembre 2001 (dalle ore 10.30), in Valgraveglia (Ne, località Piandifieno, ristorante La Teleferica) si svolgerà la giornata dell’agrobiodiversità Mandillo da groppo, dedicata al patrimonio ligure di ortaggi, cereali e frutta. Nel corso della giornata, organizzata dalla Pro Loco Ne-Valgraveglia, con il patrocinio del Conservatorio delle Cucine Mediterranee, saranno esposte raccolte di frutta e ortaggi locali, la raccolta storica di cereali dell’Istituto Marsano, sarà presentato il nuovo libro di Massimo Angelini dedicato alle varietà tradizionali del nostro entroterra, e – non ultimo – saranno messi a disposizione 50 campioni di semi di 20 varietà locali e tradizionali di ortaggi (bietole, cipolle, fagiolane, fagioli, mais, patate, pomodori, scalogni, zucche e zucchini) riprodotti dai contadini del Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese. I campioni di semi saranno offerti gratuitamente ai primi richiedenti, con precedenza per i contadini.
Il giorno precedente la stessa Pro loco organizzerà visite guidate al patrimonio rurale della valle: mulini, frantoi e aziende.
Ecco l’elenco delle varietà, delle quali si potranno avere campioni di semi:
1. bietola Gèa piccinn-a (Valgraveglia)
2. cipolla Rossa de Zerli (Valgraveglia)
3. fagiolana Fascioulann-a (Val d’Aveto)
4. fagiolana Quarantina (alta Val Borbera)
5. fagiolo Ballin da s-cioeppo (Valgraveglia)
6. fagiolo Ballin da Loto (Valgraveglia)
7. fagiolo Fasceu da mèga (Valgraveglia)
8. fagiolo Fasceu romano (Valgraveglia)
9. fagiolo Faxeu da Tuìa (alta Valle Scrivia)
10. fagiolo Faxeu de Milan (alta Valle Scrivia)
11. fagiolo Lambardèn (alta Val Trebbia)
12. fagiolo Pâtanin sencio (Valgraveglia)
13. mais Otto file tortonese (Val Cichero)
14. patata Cannellina nera (alta Val Trebbia)
15. patata Prugnona (Val d’Aveto)
16. patata Quarantina bianca (alta Valle Scrivia)
17. pomodoro Pendinn-a grossa (Valgraveglia)
18. scalogno Tzigolla baosa (Val d’Aveto)
19. zucca Coesso/Succo/Succa da vin (Valgraveglia)
20. zucchino Succhin de Casæn (alta Valle Scrivia)
Il prossimo anno saranno disponibili i semi delle restanti varietà: cavolo Broccolo, Gaggetta, Lombardin neigro, Neigro (Cou neigro), Pisano; prezzemolo Porsemmero; rapa Rava giana.